Legislatura 15 Atto di Sindacato Ispettivo n° 3-00388
Atto n. 3-00388
(in Commissione)
Pubblicato il 7 febbraio 2007
Seduta n. 104
BENVENUTO
- Al Ministro dell'economia e delle finanze. -
Premesso che la dismissione del patrimonio immobiliare degli enti previdenziali pubblici attuata attraverso le cartolarizzazioni continua a produrre effetti gravemente distorsivi che, oltre a determinare in molti casi un evidente disagio sociale, si traducono in una sorta di boomerang finanziario per il Tesoro;
precaria e incompleta si presenta, in particolare, la cartolarizzazione SCIP2, che da qualificate anticipazioni di stampa risulterebbe in grave ritardo e potrebbe mettere a rischio 2 nuovi SCIP-bond in circolazione, quelli delle serie A5 e B2 emessi per 3,7 miliardi di euro, in credit wash negativo dallo scorso novembre e sotto minaccia di declassamento dell’agenzia internazionale di rating Fitch,
si chiede di conoscere:
se sia vero che la dinamica cumulata degli introiti di SCIP2 è ulteriormente declinata, come sosterrebbe la relazione trimestrale fornita al mercato sugli incassi attesi dall’INPDAP, dall’INPDAI, dall’INPS e dal consorzio G1 per la cessione degli immobili commerciali;
se sia vero che tutti gli Enti, ad eccezione dell’INAIL (per il quale è stato raggiunto un gettito di 305 milioni di euro con un aumento del 22,1% rispetto alle stime del business plan), hanno segnato performance ampiamente sotto le previsioni ed in particolare: se l’ENPALS abbia incassato solo 1,4 milioni sui 10 previsti, con un differenziale negativo dello 85,9% , se l’INPDAI abbia realizzato introiti per 439,3 milioni rispetto ai 520 milioni attesi con un risultato negativo per 15,5%, se gli incassi dell’INPS siano risultati inferiori a quelli stimati per il 38,5%, fermi cioè a quota 132,1 milioni rispetto ai 215 indicati dal business plan e, infine, se gli incassi dell’INPDAP siano diminuiti del 23,2%, e cioè fermi a 698,7 milioni di euro su 910 milioni preventivati;
se sia fondato il rischio che questi risultati possano realmente produrre da parte delle agenzie di rating internazionali un declassamento dei bond in circolazione emessi per la cartolarizzazione SCIP2, con un conseguente aumento degli interessi a carico del Tesoro, come pure di eventuali altri oneri aggiuntivi, come accaduto nell’aprile 2004 quando si dovette ricorrere ad un prestito ponte quinquennale di 800 milioni di euro garantito dallo Stato per far fronte ai pagamenti dovuti dalla SCIP;
se sia vero che le vendite realizzate dagli enti previdenziali negli ultimi tre mesi del 2006 sono ammontate a circa 288 milioni di euro contro i 481 milioni previsti e se le vendite effettive cumulate siano calate nell’ultimo trimestre del 21,7%;
se corrisponda al vero che gli investitori internazionali, attraverso i gruppi di banche riunite in consorzio, hanno beneficiato per il periodo preso in osservazione sino al 31 dicembre 2005, di una quota di interessi di circa 525 milioni di euro relativa alle dismissioni SCIP, quali oneri di interessi passivi sui titoli emessi, e che, alla stessa data del 31 dicembre 2005, le spese sostenute per pagare tutti i soggetti che ruotano attorno all’operazione di cartolarizzazione siano state superiori a 1.018 milioni di euro e quindi che circa un terzo degli incassi di Scip a quella data sia stato utilizzato per pagare interessi e commissioni,
si chiede di sapere:
ove fossero confermate queste informazioni, quali iniziative il Ministro in indirizzo intenda adottare per invertire la preoccupante tendenza;
quanto possa incidere in termini finanziari un eventuale declassamento di rating di uno o più bond emessi, nonchè quali azioni possano essere tempestivamente adottate sul mercato finanziario e nelle procedure di dismissione immobiliare per fronteggiare una così negativa performance;
infine, se nella conferma generale di questa prospettiva, siano allo studio iniziative per favorire una rapida conclusione dei numerosi contenziosi che riguardano, in particolare, gli immobili definiti “di pregio”, ai sensi di successivi decreti ministeriali, per i quali si è in presenza di una grave situazione di stallo che accentua gli aspetti negativi di una cartolarizzazione che sempre più si delinea come scarsamente trasparente ed inefficace rispetto ai principi ispiratori.