Dott. Mario Milone coordinatore nazionale inquilini enti previdenziali

Napoli Via Cavallerizza a Chiaia 46 Tel./Fax. 081/19573238 e.mail: mario.milone@fastwebnet.it sito: www.scip2pregio.it

 

Egregio On.le Misiani,

Se vogliamo fare un’analisi seria ed attenta sulla dismissione di tutto il patrimonio immobiliare degli enti previdenziali pubblici in Italia, il danno e l’errore più grave è stato forse commesso quando nel 1997 si è voluto passare dal criterio di vendita basato sulla rendita catastale moltiplicata cento a quello del valore di mercato.

Questo ha generato meccanismi perversi di valutazione degli immobili e di applicazione di sconti agli inquilini che ha fatto perdere anni di tempo. Tutto il patrimonio poteva invece essere venduto tranquillamente dalla sera alla mattina facendo una semplice operazione matematica: rendita catastale x 100. Si sarebbero incassati subito almeno 3 miliardi di euro in più rispetto a quanto incassato da 12 anni ad oggi!

Che poi, l’operazione Scip sia stata un fallimento lo ripeto da oltre due anni e nessuno, compresa la stampa, ha mai voluto approfondire la questione. Bastava guardare i bilanci della Scip S.r.l. e fare due conti. Si è preferito tirare a campare come ha fatto il Governo Prodi con il sottosegretario Pinza che solo pochi mesi fa affermava che per la Scip tutto andava bene.

Allora, si è persa l’occasione di fare chiarezza sull’intera vicenda ed evidentemente perché il sistema delle cartolarizzazioni faceva comodo a tutti essendo già stato utilizzato anche prima del 2001.

In sostanza Tremonti non è stato l’artefice di quella che poi è stata definita la Finanza creativa ma, ha semplicemente amplificato quanto di anglosassone era già stato recepito in Italia applicandolo alla vendita del patrimonio Pubblico.

Purtroppo era il sistema a guadagnarci, non certamente lo Stato e Tremonti è stato forse il primo ad invertire la rotta.

L’operazione Scip è fallita non solo per quanto da Lei affermato ma anche e soprattutto per l’incapacità dell’Agenzia del Territorio e degli Enti di far fronte alle vendite nei tempi stabiliti.

Tanto per fare un esempio, l’Inps si è prima rivolta all’Agenzia del Territorio per fare le valutazioni e poi alla Romeo Immobiliare per rifare di nuovo le valutazioni e per gestire anche tutte le procedure propedeutiche alla vendita.

A questo punto non posso che apprezzare il Ministro Tremonti, il quale preso atto che l’operazione non poteva esser più sostenuta finanziariamente, ha fatto l’unica cosa ragionevole: arginare i danni e chiuderla nell’unico e meno oneroso modo possibile.

E, mi creda, essendo abituato a guardare numeri, devo dire che il Ministro Tremonti è riuscito ad anche andare oltre i numeri stessi e a far intravedere un barlume di speranza a quegli inquilini che si trovano dietro di essi.

Infatti da anni ormai come coordinatore nazionale degli inquilini degli enti previdenziali seguo la vicenda della vendita degli immobili individuati di pregio in base al solo criterio della ubicazione nel centro urbano delle città e indipendentemente dalle loro intrinseche caratteristiche costruttive e la cui dismissione era stata avviata nel 1996 con il D.Lgs. n. 104/1996.

Gli inquilini di queste case (circa 2.000 su oltre 100.000), quasi tutti anziani, lavoratori dipendenti e pensionati, hanno subito un’inspiegabile ingiustizia determinata dalla palese disparità di trattamento generata da un’assurda normativa varata con la finanziaria del 2000 e mantenuta nel 2001 che li ha esclusi da tutti gli sconti che sono stati concessi a tutti gli altri inquilini.

Oggi, grazie al nuovo quadro normativo, da una parte questi inquilini hanno difronte la prospettiva di chiudere transattivamente il contenzioso giudiziario che in questi anni ha rappresentato l’unica arma di difesa avverso le ingiustizie e le sopraffazioni subite e , dall’altra gli Enti – se indirizzati da un coordinamento necessario per mantenere uniformità di attuazione- hanno difronte la possibilità di proseguire le vendite degli immobili che sono destinati per legge alla dismissione.

Pertanto grazie Tremonti!

 

Napoli, 19.02.2009                                                                                        Cordiali saluti

                                                                                                                       Mario Milone