Dott. Mario Milone

Dottore Commercialista

Revisore Contabile

Studio: 80121 Napoli - Via dei Mille 16

Tel./ Fax. 081/19573238

 

 

 

Al Dipartimento del Tesoro Direzione II - Ufficio I

All’attenzione del Direttore Dott.ssa Tiziana Mazzarocchi

                                                                                               Fax.: 06/47616716

 

Egregia Dott.ssa,

in relazione alla telefonata tra noi intercorsa martedì 30 gennaio c.a. sono rimasto sinceramente esterefatto delle risposte che Lei ha fornito ad un interlocutore a Lei inizialmente del tutto sconosciuto, al quale in un primo tempo si è rivolta con gentilezza e professionalità per poi scivolare in giudizi personali su “presunti regali “ che avrebbero ricevuto gli inquilini di immobili in dismissione.

Sicuramente lo Stato in più occasioni ha mostrato una generosità degna del miglior Babbo Natale, favorendo l’acquisto di immobili in dismissione a condizioni vantaggiosissime, ma, dai dati in mio possesso, appare altrettanto incontrovertibile che questo comportamento è stato esteso, per giustizia amministrativa, a tutti i sottoscrittori dei titoli emessi dalla Scip srl .

Sento pertanto, l’esigenza di porle qualche domanda in merito alla pubblicazione dell’ultimo Report di Scip2 agli investitori, relativo al IV° trimestre 2006 e nel frattempo, di fornirle io, qualche spiegazione sulle legittime richieste degli attuali conduttori degli immobili cosiddetti di pregio.

Le chiedo come mai nel suddetto Report si afferma che le unità immobiliari (tra residenziali e commerciali), vendute nel trimestre di riferimento risultano pari a 2.244, quando invece se analizziamo le variazioni che si sono avute sul portafoglio immobili dal 30/09/2006 al 31/12/2006 le unità vendute dovrebbero invece essere  1.559 come risulta dalla seguente tabella che raffronta i dati degli ultimi due Report da Voi pubblicati.

 

PORTAFOGLIO (n. unità principali alla data)

30/09/2006

31/12/2006

Unità vendute IV° TRIM. 2006

Unità locate residenziali

                    20.611

              19.037

                1.574

Unità locate commerciali

                     3.780

                3.823

-                    43

Unità libere residenziali

                     1.596

                1.541

                     55

Unità libere commerciali

                     1.158

                1.185

-                    27

TOTALE

                    27.145

              25.586

                1.559

 

Inoltre non capisco come mai le unità commerciali sia occupate che libere al 31/12/2006 risultano aumentate anzichè diminuite, come dovrebbe essere normalmente in fase di dismissione, rispetto al 30/09/2006, passando rispettivamente da 3.780 a 3823 e da 1.158 a 1.185.

L’ultima domanda riguarda poi il valore attribuito in termini monetari al portafoglio esistente al 31/12/2006 delle 25.586 unità totali e pari a 3.976.099.025 di Euro.

Quest’ultimo, rappresenta il valore dell’incasso effettivo che si ricaverà dalla vendita delle unità rimaste in portafoglio, o è solo il valore che il portafoglio ha sulla carta?

 

 

Credo che sia un mio diritto, più che un desiderio, che Lei soddisfacesse questa mia legittima  curiosità, visto che, come promotore e coordinatore nazionale del sito www.scip2pregio.it, seguo costantemente l’andamento di tutta l’operazione di cartolarizzazione,  per poi riferirne alle centinaia di inquilini direttamente interessati alle scelte dell’attuale Governo e soprattutto agli indirizzi  normativi consigliati dagli uffici legali competenti.

Ci tengo a precisare a Lei e a coloro che si avvalgono del suo parere, che gli inquilini degli immobili, cosiddetti di pregio,  sono nella stragrande maggioranza ex -dipendenti e pensionati degli Enti originari proprietari, che vivono da oltre 40 anni in questi appartamenti.

La loro decisione di chiamare in causa la Scip e i loro ex datori di lavoro non è certo diretta ad ottenere alcun regalo, come dice Lei, ma semplicemente il riconoscimento del diritto di opzione legale ad essi riconosciuto dalla L. 104/1996 e confermato dalla L. 410/2001 a tutti gli altri conduttori con gli stessi diritti e prerogative.

Tutti hanno infatti manifestato chiaramente la volontà di acquistare il proprio immobile con raccomandata a r., inviata entro il 31/10/2001, e non solo mediante l’invio del “famoso” questionario, cui Lei faceva riferimento.

 

A tal proposito mi  preme sottolineare il diverso approccio metodologico e , mi consenta, ideologico assunto dalla Sua diretta responsabile Dott.ssa Maria Cannata, che  in data 21/06/2004  ha sottoscritto un parere vincolante (prot. 60169), con il quale ha “consigliato” tutti gli Enti previdenziali coinvolti nelle dismissioni, a  riconoscere come pienamente efficace la manifestazione di volontà espressa dai conduttori degli Enti previdenziali, in risposta al questionario predisposto per sondare la propensione all’acquisto degli aventi titolo.

 

Al punto b) della lettera la Dott.ssa Cannata afferma testualmente:

“nonostante il contenuto dell’interpello disposto dalla circolare Salvi mirasse soltanto a sondare la propensione all’acquisto il risultato di tale sondaggio si è di fatto concretizzato nella manifestazione di volontà da parte dei conduttori, anche ove detta manifestazione sia stata espressa con termini non giuridicamente del tutto appropriati, ma dal contenuto sostanziale inequivocabilmente diretto ad esprimere la volontà di acquisto dell’immobile occupato”.

 

Grazie a questa interpretazione si sono anticipate, secondo il suo punto di vista, le festività natalizie, regalando ad ognuno dei conduttori migliaia di Euro con abbattimenti del prezzo, che a Roma hanno raggiunto il 40%.

Si tratta di pareri e di opinioni da Lei  chiaramente non condivisi, ma a quel tempo la dott. Cannata era la diretta responsabile dell’ufficio che, ora Le è stato affidato.

Lei è certamente libera di mantenere un’opinione contraria al parere espresso dal Suo predecessore, ma non credo che possa esimersi di valutare, avendone finalmente i poteri, se sia lecito continuare a fare regali  non agli inquilini degli immobili di pregio, ma ai fruitori effettivi dei benefici dei questa strana “strenna natalizia”.

 I più bei regali in tutta questa operazione - mi sia consentito- l’hanno ricevuti e continuano a riceverli i sottoscrittori dei titoli emessi dalla Scip srl, cui il Ministero si premura di far conoscere trimestralmente l’andamento della vendita degli immobili.

 

Questi misteriosi quanto fortunati Investitori, fino al 31/12/2005 si sono già portati a casa e senza correre alcun rischio interessi per la  modica cifra di 525.188.988 euro.

 

Bisogna poi considerare il costo che la Scip ha dovuto sostenere per pagare tutti gli altri soggetti che ruotano intorno all’operazione per arrivare a dire che la cifra complessivamente spesa solo fino al 31/12/2005 è stata pari solo a 1.018.145.579 euro, come si evince dalla sottostante tabella che segue:

 

Costi sostenuti da Scip2        

    Al 31/12/2005

INTERESSI PASSIVI SU TITOLI EMESSI

                    525.188.988

Commissioni ad Enti Gestori per vendita

                      30.374.520

Commissioni di gestione del patrimonio

                      27.253.972

Commissioni per altri servizi

                      21.357.719

Ammortamento commissioni collocamento titoli

                         4.670.237

Riaddebito costi della gestione societaria (Scip. S.r.l.)

                            535.776

Altri oneri

                         1.982.966

Interessi passivi su finanziamento

                      52.528.431

Nagative Interest Rate Swap (from issuer to Swap Conterparty)

                    787.906.064

Positive Interest Rate Swap (from issuer to Swap Conterparty)

-                   433.653.094

TOTALE COSTI

                 1.018.145.579

 

Il tutto ricavato semplicemente sommando i dati contenuti nei bilanci della Scip S.r.l. (Patrimonio Scip 2) dal 2002 al 2005 come di seguito riportati:

 

Bilanci della Scip (Patrimonio Scip2)

2005

2004

2003

2002

INTERESSI PASSIVI SU TITOLI EMESSI

 173.870.382

    145.014.966

 194.140.669

 12.162.971

Commissioni ad Enti Gestori per vendita

  15.335.720

      14.297.982

       740.818

 

Commissioni di gestione del patrimonio

    8.058.876

       9.682.644

    9.512.452

 

Commissioni per altri servizi

    4.761.002

       7.748.950

       668.315

   8.179.452

Ammortamento commissioni collocamento titoli

    1.414.989

       1.338.042

    1.817.611

       99.595

Riaddebito costi della gestione societaria (Scip. S.r.l.)

       208.408

          176.011

       151.357

 

Altri oneri

       650.987

          434.146

       879.022

       18.811

Interessi passivi su finanziamento

  31.153.600

      21.374.831

               -  

 

Interest Rate Swap (from issuer to Swap Conterparty)

 241.700.180

    236.154.114

 293.986.911

 16.064.859

Interest Rate Swap (from issuer to Swap Conterparty)

- 98.531.025

-   128.837.245

-194.122.822

-12.162.002

TOTALE COSTI

 378.623.119

    307.384.441

 307.774.333

 24.363.686

 

Come dire: un terzo degli incassi della Scip si perde per pagare interessi e commissioni.

 

Risulta quindi evidente chi sono i veri beneficiari dei regali della Scip.srl (!?)

 

Non certo gli inquilini degli immobili cosiddetti di pregio, che sono stati  costretti a continuare a pagare il canone di affitto contribuendo, semmai, ad alimentare le Entrate della Scip srl e che si sono ritrovati a distanza di anni con i prezzi dei loro appartamenti triplicati rispetto alle condizioni vigenti alla data in cui hanno manifestato la loro volontà di acquisto e cioè entro il 31/10/2001, dovendosi sobbarcare l’onere di un lungo e costoso contenzioso per vedersi riconoscere semplicemente i loro legittimi diritti e per non rischiare oltretutto di essere sfrattati in caso il proprio appartamento venga venduto all’asta.

Pertanto, le faccio notare che dietro i numeri delle unità immobiliari cartolarizzate ci sono” Persone”, che nella maggior parte dei casi vivono da anni con l’angoscia di non poter continuare a restare nell’appartamento di una vita solo perché l’inadempienza e la negligenza degli Enti Originari Proprietari non ha consentito loro di acquistare l’appartamento occupato alle stesse condizioni concesse fino ad ora a tutti gli altri inquilini, sentendosi espropriati da parte di un soggetto la Scip S.r.l., che altro non è che una scatola vuota.

Lo stesso  Ex Sottosegretario dell’Economia Avv.to Maria Teresa Armosino, ha alimentato sospetti di irregolarità sostenendo per anni che le unità di pregio costituiscono il 10 % degli immobili in vendita mentre in realtà costituiscono meno del 2,5 % delle delle 62.880 unità complessive iniziali.

 

Pertanto credo che quando La Corte dei Conti bacchetta il ministero del Tesoro, perchè avrebbe dovuto «fugare i molti dubbi e i molti equivoci che hanno accompagnato le operazioni di cartolarizzazione», nell’interesse primario delle stesse amministrazioni ammettendo che la mancanza di un adeguato sistema di monitoraggio dei costi e dei risultati non ha consentito di stabilire in quale misura le cartolarizzazioni hanno realizzato miglioramenti in termini di rapporto costi/benefici, in realtà non ha ancora detto nulla su quanto emergerà a conclusione dell’intera mega-operazione.

 

Ha ragione Giorgio Benvenuto, Presidente della commissione Finanze del Senato, a chiedere una commissione parlamentare di indagine sulle cartolarizzazioni. Si tratta - ha osservato Benvenuto- "di una stagione complessa quanto oscura della finanza pubblica, che di fatto è stata sottratta al controllo parlamentare. Le recenti analisi svolte dalla corte dei conti sollevano pesanti interrogativi e vanno nella direzione di un sostanziale fallimento delle cartolarizzazioni".

 

Del resto basta guardare i bilanci della Scip srl  per affermarlo con certezza.

 

E a questo punto mi consenta per concludere di far nostre alcune delle amare considerazioni espresse dall’avv. Giovanni Salvati in una memoria di replica, depositata nel giudizio in corso davanti al Tribunale di Napoli, promosso ex art. 2932 c.c. dagli inquilini di Via S. Capace 12 e di Via Manzoni 131 a Napoli, immobili di proprietà dell’INAIL, classificati di pregio e pertanto esclusi dalle “regalie natalizie”.

 

…”Il nostro è in verità un sorriso amaro,  perché l’operazione di cartolarizzazione può solo stimolare sentimenti contrari e far sorridere insieme inquilini e funzionari dello Stato di come si è stati e si è continuamente presi in giro.

Infatti per quanto addetti o funzionari  fossero incaricati di  svolgere questa semplice operazione matematica, non si potrebbe  mai addivenire ad un formale provvedimento decisionale.”, perché l’avente titolo e competenza specifica è un realtà una società fantasma,( ? ) tecnicamente soprannominata “società veicolo”, il cui Amministratore  Unico, certo Barrow  Gordon Edwin Charles con poteri, fino a poco tempo fa, di ordinaria e straordinaria amministrazione, ( !?! ) non ha mai tempo, ma soprattutto effettivi poteri, per assumere “un formale provvedimento decisionale.”, tanto è vero che tra gli addetti alle operazioni di cartolarizzazione corre una simpatica leggenda metropolitana :

“ Il sig Gordon Barrow non ha mai tempo per tali incombenze societarie ,perché  in effetti non è altri che “una testa di legno” , scelto dal Ministro pro tempore del Ministero dell’Economia e delle Finanze  , a cui  deve rispondere ed attendere ordini…….Nel frattempo, con il lauto stipendio ,che gli viene garantito …dalla  S.C.I.P. Srl ( forse sarebbe meglio dire dai poveri contribuenti - assegnatari di alloggi in dismissione), trascorre il suo tempo sui campi da golf, dove può finalmente mostrare la sue indubbie capacità

 

La Scip.Srl è infatti  una società fittizia sotto il diretto controllo  del Ministero dell’Economia e delle Finanze, che ha studiato un’operazione di cartolarizzazione dai dubbi contenuti e finalità.

Basti pensare al modo come è stata costituita e resa operativa (!?!).

Affermare che  lo Stato si sia “ autovenduto” fittizziamente centinaia di immobili e che gli atti di trasferimento siano nulli o annullabili non sembrerebbe del tutto fuori luogo.

Il Consiglio di Stato, nel procedimento promosso dal ONCEAS S.p.a. contro  il Ministero dell’Economia e delle Finanze e la Società SIM92 Sviluppo Immobiliare S.p.a (incaricata dallo stesso Ministero di organizzare le aste degli immobili ad uso diverso in dismissione) ha cercato di approfondire la complicata operazione, che ha portato alla costituzione della  SCIP srl , ordinando al il Ministero dell’Economia e delle Finanze di produrre in giudizio documentazione , che comprovasse chi avesse l’ effettivo controllo della SCIP Srl, ma l’indagine si è purtroppo fermata in Olanda, dove risultano costituite in data 5 novembre  2001  le due società   STICHING THESAURUM Srl  e STICHING PALATIUM SRL, con sede legale in Parnassustoren, Locatellikade1,1076 AZ, Amsterdam - Paesi Bassi, che, con un versamento di soli € 5.000,00 ciascuna, hanno costituito appunto   la SCIP Srl,   a cui il   Governo Berlusconi  ha trasferito, con Decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze del 21/11/2002, (G.U 30 novembre2002 n.281 ) i beni di tutti e 9 Enti pubblici Previdenziali stimato per un valore di oltre 16 mila miliardi, di vecchie lire pari a circa 8 miliardi di Euro, incassando il relativo corrispettivo mediante l’emissione di obbligazioni sottoscritte da investitori istituzionali, che hanno consentito di far quadrare il disastroso bilancio statale dell’epoca.[1]

 

  

 

 

1. Nella SCIP 1 – 18 dicembre 2001 - è confluito un programma di vendite che, avviato in base alle norme del 1996 dai sette Enti Previdenziali pubblici, era entrato nel 2001 nella fase operativa. Le stime degli immobili erano state fatte durante gli anni 1999-2000 dagli Enti insieme con gli Uffici Tecnici Erariali. La subentrante SCIP ha utilizzato tutto il lavoro coordinato dall’Osservatorio sul patrimonio immobiliare degli enti previdenziali e del Ministero del Lavoro, struttura eliminata poi dal Tesoro. 
Patrimonio di 27.250 unità residenziali e 262 unità commerciali, stimato complessivamente in  3.830 milioni di euro (7.400 miliardi di lire), a fronte del quale la SCIP S.r.l. ha corrisposto il ricavo delle emissioni obbligazionarie di 2.300 milioni di euro (4.500 miliardi di lire).
Il ricavo effettivo dalle vendite è stato superiore ai 3.830 milioni E  (7.400 miliardi di lire). 
Si conosce soltanto l’importo dei titoli: 2.300 milioni .E  ( 4.500 miliardi di lire) rimborsati.

Le operazioni finanziarie di cartolarizzazione SCIP 1 risultano affidate ad un gruppo di Banche riunite in Consorzio:

Intesa BCI,  Deutsche Bank, Lehman Brothers e Banca IMI.
La gestione della vendita della parte non abitativa ( 262 unità commerciali ) è stata affidata al Consorzio G6, composto da Pirelli & C.Real Estate, Romeo Gestioni, Andersen, Intesa BCI, Romeo Immobiliare e Knight Frank., che ha trattato direttamente le vendite in blocco con le Imprese Immobiliari.


2. La SCIP.2 - 21 novembre 2002 - definita dal Prof. Tremonti “la più grande cartolarizzazione immobiliare fatta da uno Stato Europeo”, prevede un programma di vendite di alloggi residenziali e di. unità commerciali appartenenti agli Enti Previdenziali e, in minima parte, allo Stato.
Un patrimonio di 53.241 unità residenziali e 9.639 unità commerciali, per un totale di 62.880 del valore complessivo stimato nel 2002 di  7.797 milioni di E (15.000 miliardi di lire), a fronte del quale la SCIP ha corrisposto il ricavo delle emissioni obbligazionarie di 6.700 milioni di E ( 13.000 miliardi di lire).
Le operazioni finanziarie di cartolarizzazione SCIP 2 risultano affidate ad un altro gruppo di Banche: ABN Amro, BNL, JP Morgan,  e Schroeder Salomon Smith Barney, mentre il prestito ponte quinquennale di 800 milioni di euro, garantito dallo Stato, fatto il 23 aprile 2004 per par fronte ai pagamenti dovuti dalla SCIP in data 26 aprile 2004, è stato erogato da Banca Opi S.p.a e dalla Banca ACS Depfa .

 

Siccome le due società sembra che non avessero nemmeno gli occhi per piangere, come la fiduciaria “ TMF MENAGEMENT B V”con sede legale anch’essa in Parnassustoren, Locatellikade 1, 1076 AZ, Amsterdam - Paesi Bassi, sarebbe interessante capire chi ed in forza di quali specifiche garanzie, ha portato Istituti bancari di primaria importanza mondiale ad anticipare somme cosi rilevanti.

Ora, siccome stiamo correndo… con la fantasia.., potrebbe essere veramente interessante capire chi controlla il pacchetto azionario di queste società e chi sia questo fantomatico Sir Barrow Gordon Edwin Charles, nato a  Reigate, Gran Bretagna, il 16/08/1938 e residente a Roma  Via Cassia 1170, cap 00189, CF: BRRGDN38MI6Z114F, cittadino britannico, Amministratore Unico della S.C.I.P S.rl dal 23/11/2001, (con poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione…………..?!?)

 

Sembra che il sig. Barrow , oltre a giocare perennemente a golf, ogni tanto telefoni spesso a BUSCH padre, azionista di una società immobiliare americana ( certa CARLAY..?), che ha investito ingenti somme per acquisire a scatola chiusa gli immobili cartolarizzati in dismissione, non assegnati all’asta e ceduti al miglior offerente a prezzi scontatissimi.

Lo stesso Busch sarebbe venuto appositamente in Italia tra il 2001 ed i primi del2002, per prendere i necessari contatti e garantire gli indispensabili finanziamenti. Sembrerebbe che sia proprio l’ex Presidente degli Stati Uniti il misterioso finanziatore occulto in grado di garantire una così enorme quantità di denaro”………………??

 

Si tratta di una chiara “leggenda metropolitana”, che rischia di farci cadere inevitabilmente nell’esercizio così caro agli italiani e di fare pura dietrologia ed inutile demagogia, ma crediamo che valga pena di leggere con estrema attenzione la sentenza del Consiglio di Stato, Sez, IV, n.308 del 30 gennaio 2006, nonché il Certificato della Camera di Commercio e l’atto costitutivo della SCIP srl del 26 novembre 2001 a cura del notaio dott. Guido Tomazzoli ( vedi foliario e doc 3-4 )”

 

Considerazioni amare, che non ci rendono ottimisti su come e sul perché si sono fatti e purtroppo  si continuano a fare tanti “regali“ a danno degli inquilini degli immobili di pregio, scelti come necessarie “vittime sacrificali”, visto che nel sacco di “Stato Babbo Natale” i “regali” sono purtroppo finiti.

 

E’ forse venuto il momento che il Suo ufficio, avendone i poteri e le competenze, esamini con la dovuta attenzione il comportamento di questi “Babbi Natali” e dia un definitivo “parere pro veritate” sulla  legittimità e sulla  regolarità del loro comportamento.

 

Napoli, 02/02/2007    

 

                                                                                                                       Distinti Saluti

                         Mario Milone

Coordinatore Nazionale Inquilini Immobili di Pregio 

                     www.scip2pregio.it,