26 settembre 2005                                         

LETTERA APERTA

 

                                                                                                                  Napoli, 26 settembre 2005

 

Alla Gentile Signora On. Avv. Maria Teresa Armosino

Sottosegretario al Ministero dell’Economia –

ROMA

 

Nel corso delle audizioni del 14 dicembre 2004 e del 6 aprile 2005 presso la Commissione Parlamentare di controllo sull’attività degli Enti Previdenziali, che sta svolgendo un’indagine sulla dismissione del patrimonio immobiliare, Lei ha avuto occasione di stigmatizzare, ancora una volta, il comportamento degli inquilini interessati alla vendita degli alloggi.

Essi sarebbero colpevoli - a Suo dire - del ritardo nelle vendite e di danno alla collettività per i benefici nell’acquisto delle case,  addirittura di “abuso economico” come ha dichiarato anche il Ministro Siniscalco nella stessa audizione del 6. 4. 2005 qualificando gli inquilini “amici degli amici”, “vicini ai poteri di gestione degli Enti”.

 

Signora, mi consenta, Lei, pur di sostenere le posizioni del Governo, rappresenta i fatti in mala fede.  Lei, Sottosegretario all’Economia, dopo 4 anni di esercizio della delega alle dismissioni,  travisa le questioni con reticenze e con utilizzo scorretto della terminologia.

Precisamente, Lei ha riferito che:

 

1.  viene concesso agli inquilini acquirenti uno sconto del 30 % .

“Sconto” è  termine improprio, usato soltanto per presentare gli inquilini come dei privilegiati ! -

Non si tratta di sconto bensì di riduzione del prezzo di vendita per le case occupate praticato comunemente sul mercato immobiliare.

Tale criterio è stato previsto dalla Legge 23 dicembre 1996 n.662, art.3 comma 109 per la vendita degli alloggi di tutte le Amministrazioni ed è stato ribadito nella Legge 410/2001.

La riduzione di valore degli alloggi occupati, del resto,  è stata regolarmente calcolata nella stima del patrimonio immobiliare trasferito alla SCIP per la cartolarizzazione.

2.  viene concesso agli inquilini un altro sconto di misura variabile intorno all’8 % nel caso di acquisto in blocco di alloggi situati in un unico stabile.

Riduzione mai richiesta dagli inquilini ! -

Si tratta della riduzione del prezzo di vendita per gli acquisti collettivi praticato quando  inquilini dello stesso stabile acquistano a mezzo di unico mandato. Il sistema è stato incentivato per procedere in tempi rapidi alle vendite e con minori oneri di amministrazione ed è stato confermato, con la Legge 410/2001 e  D.Lgl. 2003/269, dall’attuale Governo.

 

3.  viene concesso agli inquilini un ulteriore sconto in quanto per la determinazione del prezzo si applicano coefficienti di abbattimento del prezzo calcolati sulla base di eventuali aumenti di valore tra la data della vendita  ed i valori di mercato di ottobre 2001.

Intanto, questo abbattimento si applica soltanto nelle vendite degli alloggi per i quali gli inquilini abbiano manifestato la volontà di acquisto entro il 31 ottobre 2001.

 

 

 

 

 

 

Non si tratta comunque di un ulteriore sconto. Lei, Signora Armosino, conosce bene la questione.  

Migliaia di famiglie sono state costrette a  protestare per circa 2 anni contro l’ostinata contrarietà del Ministero dell’Economia all’applicazione  del comma 20 art.3  della Legge  410/2001 riguardante la fissazione del prezzo ad ottobre 2001.

Sulla questione è anche intervenuto il Consiglio di Stato affermando sia la “”sussistenza di un vero e proprio obbligo per gli  Enti Pubblici in base al D. Lgl. 104/1996 a vendere il patrimonio immobiliare entro 5 anni”” sia “”il consolidamento definito, una volta trascorsi i 5 anni,  del corrispondente diritto soggettivo all’acquisto da parte degli inquilini titolari dell’opzione legale””.

Della mancata applicazione del comma 20 è’ stato  responsabile il Governo, che, addirittura, dopo due anni incertezze ha tentato di sopprimere il comma  con un Decreto Legge 269/2003,.

C’è voluto un acceso dibattito in Aula Parlamentare e la Sua sonora bocciatura da parte di una maggioranza trasversale composta anche da numerosi parlamentari dello stesso centro destra, per  chiudere la questione con la Legge 24 aprile 2004 n.104 e riconoscere il pieno e sacrosanto diritto degli inquilini ad acquistare ai prezzi di ottobre 2001.

E’ intervenuto il Parlamento per confermare la norma del 2001 non adottata dal Ministero. Ovviamente, ora, nella determinazione del prezzo di vendita degli immobili, si deve applicare – per coloro che hanno manifestato la volontà di acquistare - un coefficiente di abbattimento per riportare le valutazioni stesse ai valori di mercato di ottobre 2001. 

E questo diventa un ulteriore sconto agli inquilini ?  E’un bel modo di ragionare !

 

In conclusione, si tratta di legittime e ragionevoli  “procedure di determinazione del prezzo di vendita”, definite ingannevolmente come sconti agli inquilini.

 

Lei, Onorevole Sottosegretario, come tutti quelli che svolgono funzioni così alte, partecipa alla formazione della volontà e delle decisioni dello Stato.  Deve pure rispettare un’etica istituzionale nell’esercizio delle pubbliche funzioni. 

Non può arrogarsi la libertà né di ragionare disinvoltamente a piacimento delle Sue convinzioni né di dare intenzionalmente informazioni fuorvianti  ad altri Organi dello Stato e all’opinione pubblica. 

Distinti saluti.

 

 

Alberto Aveta

Piazza Medaglie d’Oro 35

Napoli

 

                                    Lettera aperta per l’ On. Armosino